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Storia di SGML
Scritto il 10/07/2002
Alla fine degli anni Sessanta tre ricercatori dell'IBM, Chralse Goldforb, Edward Mosher e Raymond Lorie, tentarono di costruire un sistema portabile che consentisse lo scambio e l'elaborazione dei documenti legali fra sistemi di computer diversi. Per questo motivo decisero di adottare un linguaggio di Markup.
Il Markup, cioè l'insieme dei codici che identificano la struttura di un documento, era al centro dell'elaborazione dei testi e quindi era compatibile con molte piattaforme. Il linguaggio prototipo identificava gli elementi strutturali che specificavano la natura astratta delle informazioni che contenevano, separando le informazioni di formattazione.
Queste erano contenute in file distinti, chiamati Fogli di stile che permettevano ai computer di rappresentare automaticamente i documenti. La struttura di ogni documento era rigorosamente definita all'interno di un file chiamato Document Type Definition (DTD): in questo modo la distinzione fra elementi di conformità (DTD) e elementi di rappresentazione (Fogli di stile) rendeva più facile il lavoro degli sviluppatori.
Il team di ricercatori sviluppò un linguaggio con queste caratteristiche che chiamò Generalized Markup Language (GML).
Nel 1986 dopo ulteriori ricerche si decise di scegliere come standard internazionale il linguaggio SGML (Standard Generalized Markup Language), riconosciuto come standard ISO. L'elaborazione di documenti SGML era definita da un altro standard internazionale: Document Style Semantic and Specification Language (DSSSL).
Sei anni dopo fu realizzato HyTime (HyperMedia/Time-Based Structuring Language) che aveva funzioni specifiche per rappresentare gli oggetti SGML multimediali e potenti capacità di linking.
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